Medici Senza Frontiere pubblica il rapporto annuale sulle crisi dimenticate da quotidiani, periodici e telegiornali italiani, e lancia la campagna “dimmi di più”.
Pandemie e crisi alimentari che ogni anno falciano milioni di vite completamente ignorate da telegiornali, quotidiani e periodici. L'epopea di milioni di persone in fuga da guerre, violenze e soprusi raccontate con poche immagini o da un pugno di articoli. Questo lo sconcertante quadro che emerge dal rapporto sulle crisi dimenticate di Medici Senza Frontiere (MSF), che per il terzo anno consecutivo ha analizzato lo spazio dedicato dai mezzi di comunicazione italiani alle crisi umanitarie nel corso del 2006, prendendo in considerazione 22 quotidiani,13 periodici e i principali telegiornali.
Un'analisi approfondita è stata effettuata nei confronti delle dieci crisi umanitarie identificate da MSF come le più ignorate dai media a livello internazionale, la “top ten” delle crisi dimenticate – Somalia , Repubblica Democratica del Congo, Sri Lanka, Colombia, Cecenia, malnutrizione, Haiti, tubercolosi, Repubblica Centrafricana e India centrale – e di altre gravi crisi particolarmente ignorate nel nostro paese – Indonesia, Sudan, Ciad, Niger, Angola e malaria.
Alla Cecenia, per esempio, in un intero anno sono stati dedicati solo 92 articoli dai 22 quotidiani e dai 13 periodici presi in considerazione, ma di questi ben 42 si riferiscono a due singoli episodi eclatanti, quali l'uccisione del leader separatista Basayev (23 articoli) e l'assassinio della giornalista Anna Politkovskaja (19), mentre è praticamente inesistente lo spazio dedicato alle condizioni di vita e alle sofferenze dei civili ceceni di cui proprio la Politkovskaja coraggiosamente scriveva. Sulla Colombia sono stati pubblicati un centinaio di articoli, ma praticamente nessuno racconta dei milioni di sfollati causati dagli scontri tra esercito, paramilitari e guerrieri. Sono 63 gli articoli pubblicati sul Ciad, ma dei 200mila rifugiati dal vicino Darfur e dei 50mila sfollati interni hanno parlato solo 10 pezzi.
Alla tubercolosi, che contagia 9 milioni di persone e ne uccide 2 milioni ogni anno, i telegiornali hanno dedicato 3 notizie nel corso del 2006. Alla malaria, che uccide un bambino ogni 30 secondi, 6 notizie (di cui ben 4 sulla morte di un italiano che ha contratto la malattia in Congo). Sconcertante il confronto con l'influenza aviaria, che ha fortunatamente registrato solo 116 casi e 80 morti in tutto il mondo: a questa pandemia solo “potenziale”, sono stati dedicati ben 410 servizi dai TG.
Sono migliaia i cittadini italiani che consultano quotidianamente il sito di MSF per conoscere e capire cosa succede nei paesi dove MSF interviene, e sono centinaia di migliaia quelli che, attraverso le loro donazioni, contribuiscono all'azione di MSF per aiutare popolazioni spesso dimenticate. Per questo MSF si impegna in un'azione di stimolo costante nei confronti dei mass media affinché non tralascino di informare sulle realtà dei tanti contesti di crisi nel mondo, nell'erronea convinzione che questi non interessino.
In occasione della presentazione del rapporto, MSF ha inoltre lanciato la campagna di sensibilizzazione “Dimmi Di Più” che - con la partecipazione straordinaria della criminologa Julia, noto personaggio dei fumetti – punterà a coinvolgere il grande pubblico nel chiedere un'informazione più attenta alle crisi umanitarie.
5 commenti:
Dopo avere combinato un casino con l'area di gestione dei post, riporto di seguito il commento di Salo, che mi si era cancellato...
Ciao!
Come ho scritto in un mio recente post, le guerre dimenticate sono la prova più evidente dell'ipocrisia dei pacifisti. O meglio pacifinti.
Infatti a loro non interessa la pace, ma solo infangare gli USA; quindi strepitano e battono i piedi solo per le guerre in cui gli USA son coinvolti.
"Medici senza frontiere", al contrario, è un'organizzazione che lavora coerentemente con l'impegno che si è assunta: un impegno nobilissimo.
A presto
Ed ecco la mia risposta:
Secondo me i pacifisti(o come vogliono definirsi) si occupano solamente delle guerre condotte dagli USA per un discorso che va ancora più al di là dell'odio verso gli States. Mi spiego, le guerre in Iraq, Afhanistan (e probabilmente in futuro Iran) vedono coinvolti interessi commerciali e finanziari enormi per via del petrolio, campi di papaveri ( --> oppio), gas naturale e via dicendo. Facendo leva su questi teatri di guerra più "noti", per i quali la situazione è conosciuta da chiunque, si riesce quindi a plagiare il pensiero della gente verso qualunque idea si voglia. Peccato che nemmeno i pacifisti più sfegatati (primi fra tutti i parlamentari comunisti) abbiano mai nominato manco per sbaglio quello che sta succedendo in Darfur (dove i cristiani vengono sterminati dai guerriglieri musulmani solo perchè credenti in Cristo) o in Cecenia (una comunità di persone che richiedono una giusta indipendenza ma vengono pure sterminati in nome del comunismo). Potrei andare avanti all'infinito... Dove non arriva un concreto interesse economico, non arriva nemmeno l’interesse dei pacifisti, CHISSA’ PERCHE?
Io credo molto in ciò che MSF sta facendo nel mondo non solo per l'elevata qualità professionale delle attività svolte ma anche perché si tratta forse dell’unica organizzazione umanitaria apolitica. Non per screditare il personale sanitario iscritto e operante in Emergency o Amnesty (io personalmente conosco dei chirurghi che operano per Emergency che sono ottime persone e ottimi professionisti), ma queste sono organizzazioni di chiaro stampo sinistroide!
Vale,sbrighiamoci a prendere sta laurea e andiamo dove c'è davvero bisogno..io un esperienza di un anno via me la farei..
comunque ragazzi,qualsiasi tipo di guerra è sbagliata,e difficilmente porta a qualcosa di positivo,se non calpestando gli ideali e le teste di altre persone..
non è facile schierarsi..
piuu
Ciao Piuuuuuuu!!!!!!!! Di sicuro la guerra in sè è qualcosa di negativo, anche perchè in mezzo ci finisce sempre gente innocente quali donne, anziani e bambini, indipendentemente da quale sia la loro religione, sesso, convinzione politica o colore della pelle. E' orribile, su questo hai più che ragione. Se potessi spazzerei via io personalmente il concetto di guerra dalla mente degli uomini. La cosa che mi fa veramente incaxare, però, è il fatto che anche una cosa brutta come questa viene strumentalizzata per fini politici. Su questo argomento potrei fare un discorso a braccio lungo almeno una settimana.
Concludo dicendo che di fronte all'occasione di potere aiutare chi ha bisogno anche fuori dall'Italia anch'io, per come ragiono adesso, sceglierei di partire.
P.S. Paoletta, vedi che per persone bisognose non intendo il Cespuglio Umano con gli occhi azzurri di origini sicule! Quello te lo accolli te.
ehi..il mio cespuglietto!!
tanto si sa che ogni tanto anche tu ti occupi un pò di lui!! ;P
baciups!
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